Paralisi di Bell e non solo
Parliamo continuamente con noi stessi: se cominciamo a farci caso, scopriremo di essere proprio noi la colonna sonora delle nostre giornate, la radio del cuore che ci tiene compagnia.
Molto spesso siamo tutt’altro che gentili con noi stessi e ci usiamo pochi riguardi. Ecco alcuni esempi di frasi "tragiche" che ci può capitare di rivolgerci durante il giorno. “Non hai fatto abbastanza”, “Gli altri sono già guariti”, “E' inutile, certe cose non sono alla tua portata”, “Non riuscirai mai”.” Non sei stato capace di riprenderti”.
Questi sono alcuni esempi di come riusciamo ad incastrarci. Più ci ripetiamo queste frasi, proprio come una radio, più diventeranno la guida del nostro comportamento e finiranno con l'avverarsi.
Ecco come trasformarle per renderle potenti, fonte di motivazione e di carica:
"Oggi ho fatto al meglio delle mie possibilità".
"Ora sono arrivata fin qui. Domani lavorerò per compiere ancora un altro passo."
"Ho fatto ciò che era in mio potere".
Diamo al nostro cervello una musica buona, riconosciamo il cammino che abbiamo fatto. Ci darà l’energia per aumentare la nostra auto efficacia. Lavoriamo per piccoli passi, eliminiamo le negazioni e proviamo a formulare le nostre frasi in positivo. Dove arrivi, fai un castello: dove sei riuscito ad arrivare, quello è un buon posto. Celebralo.
Anna Barbieri
Comments