ELETTRO AGOPUNTURA
L’introduzione di nuove tecnologie per l’agopuntura ha permesso uno sviluppo del metodo stesso. I sistemi di elettroagopuntura permettono di trasmettere correnti quadrate di basse frequenze che variano dai 2 ai 100Hz permettendo di conseguenza un maggiore stimolo verso il punto dove è state posizionato l’ago.
La tecnica consiste nel posizionare gli aghi negli agopunti su cui poi collegare i dispositivi di corrente. Le neuroscienze attuali hanno permesso stabilire una risposta biochimica, in cui si produce un’analgesia attraverso l’applicazione di corrente causando principalmente una neuromodulazione.
A livello centrale, frequenze basse (2 a 15 Hz) con intensità alta provocano nel tronco encefalico e nel diencefalo una analgesia più prolungata. Mentre a livello metamerico, l’utilizzo di correnti con frequenze maggiori (120 Hz) con bassa intensità danno un’inibizione delle vie afferenti. A livello centrale si promuove una liberazione di sostanze oppiacee endogene come la beta endorfina a livello di SNC e di dinorfina nel midollo spinale.
Le principali terapie invasive utilizzate all'estero sono: