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Running, meglio l'appoggio di tallone o avampiede?



Per parlarti di questo argomento ho scelto un articolo pubblicato su Journal of Biomechanics ( www.sciencedirect.com/journal/journal-of-biomechanics)



L’attacco di avampiede nelle corsa di solito è quello preferito dai runners perché riesce ad attenuare meglio l’impatto al suolo rispetto all'attacco di tallone.

L’attacco di avampiede però può andare a sovraccaricare la fascia plantare fino ad arrivare ad alterarne l’elasticità. In questo studio i ricercatori hanno usato l’Elastosonografia (un tipo particolare di ecografia che permette di valutare anche la desnità dei tessuti attraverso una scala cromatica) per indagare e confrontare l’elasticità delle onde di taglio della fascia plantare tra la corsa con l' attacco di tallone e quella con l'attacco di avampiede.

Sono, stati reclutati un totale di 35 runner (21 che correvano con un appoggio di tallone e 14 che correvano con l'appoggio di avampiede), tutti e 35 non avevano avuto infortuni agli arti inferiori.

Sono state raccolte per ciascun corridore le immagini ad ultrasuoni B-Mode e le immagini elastosonografiche a onda di taglio della fascia plantare al fine di esaminare la fascia plantare.

Non sono emerse differenze significative nello spessore della fascia plantare e l’ipoecogenicità sulle immagini in scala di grigi tra i due gruppi.

L’elastosonografia dell’onda di taglio ha mostrato invece che i runners che privilegiavano l'appoggio di avampiede avevano un’elasticità della fascia plantare ridotta rispetto ai runners che appoggiavano di tallone.



Un tessuto fasciale meno elastico è quindi più facilmente "stressabile" sotto carico.

La tensione eccessiva del tessuto è spesso correlata all’incidenza della fascite plantare. I corridori che utilizzano l’attacco di avampiede sono stati invitati ad aumentare la forza del piede per una migliore protezione della fascia plantare.

La posizione di attacco ideale per ogni runner va comunque idividuata con una valutazione globale della corsa, biomeccanicamente si sa che l'appoggio ideale è sul meso-avanpiede ma ogni situazione va valutata nel suo complesso, prendendo in corsidoreazione tutti i fattori, dalla tecnica di corsa, ai km al tipo di calzature/terreno di corsa ecc. per ridurre il più possibile gli stress sui tessuti.

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